NOI LIBERI DI COMUNICARE?!?
GruppoAdo Ceredo&S.Valeria -Seregno-MB-Italy-

martedì 26 aprile 2011

PAGODA :-)

Domani inizierà SantaValeria e c'è bisogno che ognuno di noi-voi dia una mano per la Pagoda della Solidarietà!!!!
Come??? iscrivendosi ad un turno di circa 2-3 orette!! uno-due a testa e copriamo tutta la sagra!!!
Dove???I fogli dei turni li troverete in pagoda; quindi domani sera venite in via Piave e iscrivetevi...
Grazie...c'è bisogno di voi!!!

venerdì 22 aprile 2011

Con una lentezza siderale inizio a postare i video della settimana comunitaria!
Chi non attendeva con ansia di rivedere l'Alby nei panni del rais più ricercato del mondo??
Ecco ora potete andare sul nostro canale youtube e riguardarvi tutti e tre i TgADO da voi creati.
Per chi non avesse partecipato ANDATE A VEDERLI PERCHE' SONO FANTASTICI.
Con questo spero di aver guadagnato un pò di tempo per la pubblicazione delle foto :)

Ecco i link:

Buona visione e buon triduo a tutti

giovedì 21 aprile 2011

EVVIVA

VOLEVO COMUNICARVI CHE ALLE 20.02 DEL 21 APRILE IL NOSTRO BLOG HA AVUTO 1000 VISUALIZZAZIONI!!!! BEL TRAGUARDO.... 1000 VISUALIZZAZIONI IN 3 SETTIMANE...MICA MALE NO?!?!

venerdì 15 aprile 2011

4° INCONTRO: "SERVI FINO A CHE PUNTO ?!?!"


AMICO-TESTIMONE DON GIOVANNI cappellano all'istituto di tumori di Milano.

(a fianco l'ideogramma della parola ascolto)

La mia"chiamata" in questa struttura è avvenuta in un TEMPO DI OASI; era un periodo di grande fatica personale, un periodo in cui mi è stato necessario fermarmi e riflettere sulla direzione che stava prendendo la mia vita! (Ero da 7 anni prete di un oratorio)

Il mio ruolo in questo istituto è di assistente spirituale a persone malate e questo fin da subito mi ha spaventato. La prima domanda, paura che mi è nata è stata: "Sarò in gradi di fare tutto ciò?" Mi sono risposto col tempo "Gli uomini hanno bisogno di essere ascoltati, soprattutto nei momenti difficili abbiamo bisogno di qualcuno che raccolga il nostro vissuto. Stare vicino a chi vive un momento di difficoltà non è semplice [...] Ho imparato a resettare la mia testa quando sono li con loro, sintonizzarmi sui sentimenti dell'altro anche se sono spiacevoli".

Ahimè la malattia è uno di quegli appuntamenti inaspettati, che danno una cadenza vitale alla vita di una persona e che non vorresti mai accadesse a te. Una malattia non la scegli, ti stravolge la vita, i ritmi e per questa devi fare esperienze molto faticose.
A proposito di oasi mi è stato detto "Così come quando sei nel deserto ti accorgi che hai sete, hai bisogno d'acqua e trovarla ti dona gioia, anche dopo un intervento provi la stessa sensazione di bellezza nel poter di nuovo bere un bicchiere d'acqua. La malattia ti fa riscoprire la bellezza delle cose quotidiane che il casino di ogni giorno ti nasconde"

"Sono entrato per ricaricarmi in questo posto e la ricarica è avvenuta da subito. Questa esperienza mi è stata utile per capire l'importanza di qualcuno che si fermi ad ascoltare nei momenti difficili una persona... un conto è saperlo, un conto è sperimentarlo direttamente sulla propria pelle. A contatto con chi vive fatiche molto grosse e disponendomi ad un ascolto sincero ho trovato in questo spazio una ricchezza indescrivibile.
NELLA FATICA SIAMO PIU' NOI STESSI, LASCIAMO CADERE LE NOSTRE DIFESE PERMETTENDO UN INCONTRO PIU' PROFONDO! (sono tutte cose che mi sono state dette da malati, non mi permetterei mai di dire delle cose così di testa mia) .

non sempre e a dir la verità quasi mai riesco a rispondere a delle domande del tipo "Perchè proprio a me?, Perchè proprio adesso?" Mi sono reso conto (perchè me l'hanno detto) che anche il silenzio è importante! Ho sperimentato l'importanza di esserci anche quando non si hanno tutte le risposte. Quello che è importante è la voglia di ascoltare, la costanza e il mantenere viva la relazione!

Un ultima cosa ragazzi... soprattutto nei momenti di difficoltà bisogna ricordarsi che non si è mai soli. Voi facendo questo cammino di crescita non siete soli... state camminando insieme ad altri! Ricordatevi che da loro, dai vostri famigliari, dalle persone che vi vogliono bene, un aiuto ce lo avrete sempre! E voi siate sempre disposti ad aiutare e ad ascoltare!

GRAZIE DON DELLA BELLISSIMA TESTIMONIANZA DI SERVIZIO E DI VITA! GruppoADo

Monastero e comunicazione


TESTIMONIANZA di una MONACA DI CLAUSURA CARMELITANA SCALZA di Concenedolo

"Luogo fondamentale della vita di noi monache è LA CELLA... i momenti di condivisione che abbiamo sono molto pochi! Puntano molto sulla qualità della relazione e poco sulla quantità.Ogni relazione ha delle caratteristiche specifiche e diverse cose da comunicare; ogni relazione è come un castello. Il monastero è un castello e come in ognuno di essi sulla torre più alta svetta una bandiera contenente lo stemma della casata e il loro motto. Su questa bandiera, questo monastero ha scritto: DIO ESISTE E IO L'HO INCONTRATO!Attenzione non banalizziamo, anche le monache usano Facebook e Skype per comunicare, ma non lo usano assiduamente, riescono a fare a meno di questi; diciamo che lo usano solo per comodità e per risparmiare qualcosina sulla bolletta!"

"Il tipo di relazione che uno di noi mette in atto durante la sua vita adulta non è altro che il derivato dell'esperienza fatta durante le nostre prime relazioni, con la famiglia e con se stessi! Se si hanno problemi in queste 2 cose è molto grave!"

"La storia di ognuno di noi va a formare un mosaico; una tessera che si evolve; è una tessera unica. Ciascuno di noi ha una missione precisa. Bisogna che ognuno di noi trovi la risposta alla sua tessera. Basta che solo uno non la trova e tutto il mosaico decade. La monaca ha trovato la sua tessera nel Carmelo (stile monastico molto eremitico). Ognuno di noi è chiamato in qualcosa dal Signore. Lui ci chiama non a capocchia ma rispettando la psicologia e la natura di ognuno di noi (Sarebbe stupido mettere un girasole in un luogo sempre all'ombra!) "

"Nella comunità a Concenedolo sono residenti 14 consorelle ognuna svolge dei piccoli lavoretti in base alle proprie abilità e attitudini, ma non hanno una vera e propria parte attiva all'interno della società! E' una loro regola. Alcuni dicono, e lei ne è convinta, che sono loro i motori silenti del mondo, della storia. Dice "Sono effettivamente convinta di ciò, sono sola nella mia cella ma so di essere al centro del mondo perchè sono in relazione con Dio".".

"GIORNATA TIPO
5.30 sveglia, a seguire lodi, colazione, orazione ( un ora), messa, ora di terza e lavoro fino a 12.00. Sesta, esame di coscienza e pranzo in silenzio. Finito il pranzo un ora di ricreazione dove si può parlare tranquillamente con le consorelle. Nel primo pomeriggio footing, studi di teologia fino alle 17.30 momento del vespro; orazione, ufficio delle letture, cena, orazione per un ora e alle 22.00 tutte a letto! "

SERVI, FINO A CHE PUNTO 2° INCONTRO


amica-testimone della serata: PAOLA ( suora ausiliaria-avvocato)

La sua esperienza di avvocato inizia con il modello di Atticus Finch (nella foto qui a fianco) : "la libertà è una realtà vivente ed operante; non è un ideale ma la vera democrazia!

ecco alcuni pensieri di Paola:
"Il mio servire è stato fin da subito un servire oltre le siepi... esistono diversi tipi di siepi che ho incontrato:
1 SIEPE- DELLA VITA: Dovete sapere che da molto piccola mi succede un lutto in famiglia che mi fa vivere la debolezza reale e un senso profondo di torto subito. Quello che mi ha spronato a superare questa siepe è stata la sete di giustizia o meglio sete di verità... verità da chiedere, da attendere e da cercare. Avevo voglia di sapere... è per questo che mi avvicinai ai tribunali per capire cosa fosse realmente successo.
2SIEPE- DELLA LEGGE: con i suoi principi (era per me ingiusto quello che era successo ad un mio familiare) e i suoi limiti (nessuno fu ritenuto colpevole di questa morte)
Fin da quando mi iscrissi a giurisprudenza iniziai a riflettere sulla seguente dicitura "Legge= se difendo qualcuno sono contro tutti gli altri, che a mio avviso è una brutta verità e mi convinsi che in realtà la legge è la parte di verità per tutti"."

"Il mio motto durante il mio percorso di studi fu: OLTRE IL TORTO OLTRE I LIMITI. Perchè ero e sono sicura che c'è sempre una verità da scovare. La Verità può essere scomoda; esiste anche una verità dell'altro; la verità ha un prezzo da pagare in anticipo (la verità arriva dopo, ed è per questo che bisogna sbattersi e prendere decisioni che possono influire su altre persone, i clienti); verità personale (la storia di ognuno di noi)"

"3SIEPE-IL GIA' DATO: a 30anni il mio lavoro era qualcosa che mi andava stretto e così compio il discernimento nelle suore ausiliarie diocesane. Da qui ricomincia la mia vita. Capisco che per capire veramente una persona devi metterti nei suoi panni e guardare dal suo punto di vista. Inizio così una bellissima esperienza al carcere di San Vittore non da avvocato ma da suora, solo con il Vangelo."

"4SIEPE-PRECONCETTI:E' in questo momento della mia vita che ho iniziato a guardare gli altri come Gesù sul calvario, dicendo le cose non con giudizio ma con tatto, senza preconcetto ma con il cuore! "lo sguardo è indice di ciò che il cuore ha già deciso"."

" Per abbattere le siepi ho imparato che bisogna:
- integrare (es. voler bene anche ad una persona che ha ucciso)
- riconciliare con le proprie fatiche
- riconoscere che si hanno dei limiti, che si è fragili! Accorgersi di questo aiuta."

"5SIEPE-IL GIA' ARRIVATO: Siepe che non ho ancora avuto modo di sperimentare, perchè la mia vita è stata sempre una continua modifica! Dopo che prendo i voti una serie di circostanze mi portano a ritornare avvocato ma con un accezione nuova Ad-vocatus ( chiamata a stare vicino). Lascio il carcere e dopo aver incontrato molte altre siepi, oggi lavoro presso un consultorio familiare e presso il tribunale ecclesiastico".

"IL SERVIRE NON E' ILLIMITATO, E' RIMANERE ENTRO ALCUNE SIEPI. La domanda che mi faccio più spesso, nel caso di affidi a terzi di bambini sottratti ai genitori è: "Chi sono io per decidere le siepi degli altri?"."

"NEL SERVIRE bisogna tenere conto di 3 variabili molto importanti
-FORZE: lavorare su altre persone ti scava dentro e le conseguenze alle tue azioni ti escono dalla mente pian piano
-TEMPO E SPAZIO: Ci sono sempre tante cose da fare ma il tempo è poco, bisogna fare delle scelte... non si può servire tutti!"

"FINO A QUANDO SERVIRE? Fino a quando servo all'altro. Servo finchè riesco a tirar fuori delle cose dalle persone, ma una volta che questa è rinata devo lasciarlo andare affinché la SIEPE (l'aiuto che io posso dare) DIVENTI CASA da cui uscire"

"concludo lasciandovi alcune domande:
-verso quale siepe ti stai muovendo?
-vai da solo o con qualcuno?
-ti "serve" qualcuno?
-non "servi" a nessuno?"


mercoledì 13 aprile 2011

Un nome per il nostro pesce

Visto che il sondaggio ha dato un esito incerto sarò io a decidere il nome del pesciolino che mi avete regalato per il mio compleanno.
I nomi più votati sono stati Plum cake e Blog con un pareggio inaspettato...

Il nome plum cake mi ricorda una brioche che sguazza nell'acqua e quindi ho deciso che il nostro pesciolino si chiamerà BLOG!

Ora lo metterò nella vasca insieme agli altri due pesciolini: Novecento e Tshabalala. Sicuramente lo accoglieranno con gioia...
Buon pomeriggio a tutti!
Luca

martedì 12 aprile 2011

up download IL MIO NOME E' NESSUNO?!?! -NICKNAME-

Dal vocabolario nickname è quel nome di fantasia con il quale un utente interagisce in rete, al posto del suo nome reale. Voi ne avete uno? Perché quel nickname?
-FANCINE; kel "Sono conosciuta cosi anche in Costa d'Avorio"
-GIO'; la beata "Mi hanno iniziato a chiamare cosi perché ero sempre beatamente in giro"
-MARY; Marystam " premetto che era un periodo dove dicevo molte parolacce. E' nato dopo aver provato mille nomi per creare la mail".
-BETTA; tebba "è un soprannome che mi hanno dato i miei fratelli, il più carino tra i tanti"
-MARTY; titta " mio cugino ceck e i miei zii mi chiamano così da quando ero piccola"
-DARIO; caramella " perchè durante il turno in ambulanza tra amici ci salutavamo dicendo: "oh caro Dario, oh caro Luca" e da qui "oh cara_mella "
-ALE;"a dir la verità ripensandoci bene non ho nessun soprannome e questo mi rattrista un po' "
-LUCA Pi;Perich "perchè durante le chiamate di calcio puntualmente veniva sbagliata la pronuncia del mio cognome". Shanks "perchè è il mio personaggio dei fumetti preferito; è un personaggio di Onepiece, un fumetto che mi fa sognare. Ps. colleziono fumetti". e infine uso molto spesso il numero 16 "semplicemente un numero importante fin da piccolo che ritorna sempre in certe circostanze felici "
-TEOSIRO; TeoSiro "Mi hanno sempre chiamato cosi in oratorio per la presenza numerosa di Mattei, non è altro che l'abbreviazione e l'unione del mio nome e cognome" p_cian "è il nome italianizzato di pchan un personaggio del manga Ramna un mezzo, cartone da me molto seguito; è un soprannome datomi fin dalla preadolescenza dalla mia ex" Ultimamente è spuntato anche il soprannome Sem-Semola nel locale dove lavoro, dovuto ad una sera di caos in cucina. Se quella sera entravi in cucina ti sembrava di stare nella cucina di semola della spada nella roccia... piatti coppe ovunque!
-GRETA A.; pomodoro "Mi è stato dato da una bambina durante lo scorso oratorio feriale; mi ha detto che avevo la faccia come il pomodoro :-("
-RICKY;" non ho neanche io un soprannome che uso spesso!"
-BIANCA;toffly " un soprannome legato ad una marca di fazzoletti e ad un ricordo di una mia amica che "in un momento di difficoltà" me li ha portati"
-SANTA; kriptobufalo "è stato inventato da mio papà" ultimamente sto studiando un nuovo nickname potrebbe essere "Kaotik"
-ALBY; greece o grecione "soprannome e storpiamento nato da una battuta fatta da un
prof" monza "cosi mi chiamano i miei amici conosciuti durante una vacanza studio in Inghilterra"
-SARA; tata "mi ha chiamato cosi fin da piccola mio fratello; oggi le mie amiche mi chiamano tatina o tatuccia... insomma variazioni del mio tata originale"
-ALY; non ho soprannomi particolari, ultimamente Pusso mi chiama Elfo, non so perchè chiedetelo a lui!"
-FRANCO; Franco "Tutto è iniziato quando l'Elio, ex presidente di calcio e pallavolo di S. Valeria, durante una fiaccolata ha sbagliato a leggere il mio nome dicendo: Franco al posto di Francesco. Da qui tutte le possibili modifiche da Fra_cesso a Francazzo".
-SILVIA; Ibia "facile capire il perchè?... perchè da piccola non riuscivo a dire il mio nome!"

E voi altri\e che soprannomi, nickname avete? commentate postando il vostro nickname e perchè avete quello!

lunedì 11 aprile 2011

presto metteremo sul blog le foto, i video delle canzoni, il nostro inno, il perchè dei nostri nick name... insomma continuate a visitare che presto sarà aggiornato il blog!!!

venerdì 8 aprile 2011

IL MIO NOME E' NESSUNO?!?!?! (8 aprile)


Lettura dal Vangelo di Matteo ( Mt 26, 69-75)
Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto, pianse amaramente.

WIKI WIKI

Lettura dal Vangelo di Giovanni (Gv 1, 35-49)
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!».E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)». Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».

mercoledì 6 aprile 2011

La solitudine e l'amicizia per noi ...

Ecco le immagini che abbiamo usato per definire la solitudine e l'amicizia.

La solitudine per noi ...

L'amicizia per noi ...

UNO PER TUTTI ... TUTTI PER UNO

Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. [8]E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; [9]ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. [10]E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. [11]Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». [12]E partiti, predicavano che la gente si convertisse, [13]scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.[30]Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. [31]Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.

PLAY-SERATA: CON L'AMICO PAOLO

Paolo è un tecnico video della Rai, che ci ha parlato del mondo in cui lavora. la televisione, mezzo di comunicazione per eccellenza.
Ecco alcuni pensieri che ci ha lasciato:
"La scelta delle inquadrature è fondamentale e segue un codice ben preciso; variano in base all'argomento trattato ed è molto importante l'accordo tra audio e video soprattutto in esibizioni musicali e videoclip (stessa ritmicità, i cambi di inquadratura rispettano l'andamento della musica ... ). Anche in una semplice intervista bisogna scegliere con cura dove e come inquadrare per non rischiare di renderla monotona e banale".

"Per un regista-cameraman-tecnico partecipare alle riprese di Sanremo è il massimo per il proprio lavoro, infatti ci si trova a collaborare con i professionisti più competenti del proprio settore e l'atmosfera che si respira è di grande professionalità ma anche di grande agitazione; appena parte la diretta l'adrenalina sale alle stelle".

"Si può dire che un regista è un vero e proprio direttore d'orchestra!"

"La televisione è nata come una forma d'arte ma si sta sgretolando, quando la televisione arriva a parlare di se stessa (es. l'isola dei famosi e lo speciale sull'isola dei famosi) è finita, è come un cane che si morde la coda; vengono meno la forma d'arte e l'informazione.
Al giorno d'oggi la TV è un mezzo comodo e finto, si gioca di convenienza; a farla da padrone sono POLITICA e SOLDI. Proprio a causa di queste ragioni molti investimenti fatti sulle nuove tecnologie (trasmissioni in HD) sono stati abbandonati perché non erano convenienti in termini di share"

"La finzione è un elemento costante, sia negli innumerevoli spot pubblicitari sia nelle esibizioni di moltissimi cantanti (playback) sia nell'uso dei chromakey (pannello verde o blu su cui viene proiettato uno sfondo fittizio usato per esempio da molti servizi dei TG ) ".

"Importante in tutti i programmi sono la tempistica e il tempismo. Hanno un ruolo fondamentale i secondi di programma e la durata delle pubblicità, soprattutto durante la diretta."

"Piccola curiosità: se andate in qualche programma tv, non vestitevi mai in viola; dato che il viola è il colore della quaresima e nei secoli scorsi in quaresima i teatri erano chiusi, il viola simboleggia il non lavoro".

"Alcune note tecniche:
-scelte in base all'argomento
-sincronia audio-video
- seguono un certo codice
-intervista: attenzione a non renderla banale
-Non compiere lo "scavalcamento di Campo" da casa si perde il riferimento dello spazio"
-non "impallare la camera cioè non far passare altre cose o camere davanti alla camera che è in uso in quel momento"
-importanza del tempismo
- il "gobbo" è meglio posizionarlo subito sotto l'obiettivo della camera
-Colore-parte artistica: sono un linguaggio importante (scelta in base a personaggi e argomenti)


IL COME PUO' CONDIZIONARE IL COSA

MORE THAN WORDS


DAL VANGELO DI MARCO ( Mc 5,25-34)

Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia [26]e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, [27]udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: [28]«Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». [29]E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.

[30]Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». [31]I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». [32]Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. [33]E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. [34]Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».

martedì 5 aprile 2011

Serata introduttiva


Mettiamoci in GIOCO....MUNICAZIONE




Tu cosa ti aspetti da questa settimana? quale grido hai da rivolgere al Signore? quale agli altri qui con te?


TU CHE COSA TI ASPETTI DAGLI ALTRI IN QUESTA SETTIMANA COMUNITARIA???
-Sincerità e voglia di stare insieme agli altri passando bei momenti capendo i principi dell'amicizia <3
- Che non siano superficiali
- Nonostante i problemi insorti nel corso della giornata, mi aspetto ogni giorno persone felici e aperte al dialogo.
- Aiutarmi ad interessarmi di loro.
- La voglia di lasciarsi "scoprire" e di voler "scoprire" i loro compagni di cammino.
- Conoscerci di più tra di noi senza pensieri.
- Allegria e serietà, giusto un pizzico quando serve XD.
- Desiderio di condivisione e di gustare ogni istante.
- Gioia e unione
- Confronto nei modi di pensare
- Disponibilità e interesse
- Che le persone imparino a conoscermi bene.
- Condivisione, partecipazione, comunicazione.
- Allegria!
- Mettersi in gioco come in una BELLA  FAMIGLIA!
- Tanti sorrisi
- Mettersi in gioco senza paura e di viverla al meglio!
- Che mi facciano divertire.
- Comunicazione
- Condividere, condividere, condividere e voglia di farsi conoscere ancora di più.
- Attenzione, maturità, profondità, soprattutto nella preghiera!
- Felicità e stare insieme.
- Sincerità
- Chiedo di accettarmi per quello che sono e di mostrarsi per quello che sono realmente senza paura di essere "smascherati"
- Approfondire le amicizie.
- Un sorriso in più e voglia di mettersi in comunicazione tra noi.

lunedì 4 aprile 2011

Vangelo di Marco (10,46-52) - Il cieco di Bartimeo


[46]E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. [47]Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». [48]Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

[49]Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». [50]Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. [51]Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». [52]E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.