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lunedì 4 aprile 2011

Vangelo di Marco (10,46-52) - Il cieco di Bartimeo


[46]E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. [47]Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». [48]Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

[49]Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». [50]Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. [51]Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». [52]E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.

1 commento:

  1. Commento: Questa è la storia di un uomo che vuole entrare in comunicazione, che si aspetta ancora molto della vita, che ha qualcosa da chiedere che gli esplode dentro. La forza di ciò che ha dentro lo spinge a scegliere il modo di dirlo. E il Signore lo sente, lo accoglie, risponde

    (riflessione fatta durante la preghiera della notte "logout")

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